Con la frase “Lavoratore Isolato” si intende un lavoratore che opera senza alcun contatto visivo o vocale con altre persone, in luoghi remoti, zone disagiate o impianti estesi, situazioni in cui la richiesta di soccorso, nell’eventualità di un infortunio o in caso di emergenza, può risultare molto difficile. In Italia, come nel resto d’Europa, la responsabilità di garantire la sicurezza del lavoratore isolato è in carico al datore di lavoro, che deve pertanto preoccuparsi di adottare tutte le misure necessarie utili e necessarie alla loro salvaguardia ed incolumità.
Esistono dispositivi mobili di telecomunicazione che consentono di segnalare l’insorgere di situazioni critiche, di lanciare un allarme SoS, ma è certo che per poter parlare di vera protezione è indispensabile ricercare formule in grado di far sentire la persona meno sola. Questo può avvenire mettendolo in condizione di “comunicare” e non semplicemente “segnalare” una situazione di pericolo.
Il nuovo dispositivo gps uomo a terra NeosGuard, oltre ad essere un sistema di rilevamento uomo a terra, è anche un telefono cellulare, e può connettere il lavoratore isolato fino a 5 numeri di telefono configurabili, la tecnologia rende possibile tutto ciò. In caso di emergenza o di infortunio, il lavoratore è pertanto connesso con i responsabili della propria azienda, sia per l’invio di richieste di soccorso, sia per attivare sessioni di sicurezza che consentano un contatto più diretto con i responsabili e l’accertamento della condizione del lavoratore, attraverso la funzione uomo a terra chiamata anche funzione man down.
La comunicazione e l’interazione con il dispositivo gps uomo a terra NeosGuard per la sicurezza dei lavoratori isolati attenuano molto lo stato di disagio e lo stress di chi opera in una condizione di isolamento: i soccorsi si attivano in maniera tempestiva e tutelano anche il datore di lavoro, che non è chiamato a implementare alcuna infrastruttura interna per adempiere alle normative sulla sicurezza dei lavoratori isolati.