Lavoratore Isolato Cosa significa?

Lavoratore Isolato Cosa significa?

Lavoratore isolato cosa significa ? Nella vostra azienda, organizzazione, condominio è garantita la sicurezza delle persone tenute a lavorare da sole, e quindi inquadrabili come lavoratori isolati?

Per persona “tenuta a lavorare da sola” e quindi lavoratore isolato, si intende quella persona alla quale non si può prestare immediatamente soccorso, aiuto, in caso di infortunio o di fronte a una situazione critica. E’ il caso, per esempio, di un lavoratore che debba prestare la propria opera senza contatto visivo o a voce con altre persone, e quindi svolge un lavoro isolato.

Lavoratore Isolato ha come scopo principale quello di fornire consigli ed indicazioni su come tenere nella propria azienda, organizzazione, condominio, lavoratori solitari, chiamati anche lavoratori isolati, o lavoratori in solitudine, in sicurezza ed in salute.

Lavoratore Isolato affronta tutte le problematiche di tutte quelle persone che operano in luoghi isolati, e quindi svolgono un lavoro isolato, chiamato anche lavoro solitario o lavoro in solitudine.

Lavoratore Isolato si rivolge a tutti coloro che diano lavoro, o assumano lavoratori isolati, chiamati anche lavoratori solitari, ma può anche essere di aiuto e supporto a tutti quei lavoratori autonomi che lavorano in proprio da soli, e quindi svolgono anch’essi un lavoro isolato.

Seguire i consigli del sito non è obbligatorio, ma potrebbe aiutare il datore di lavoro, insieme al Rspp Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, a prendere quelle decisioni per adempiere agli obblighi di legge nei confronti del lavoratore solitario, chiamato anche lavoratore isolato.

Valutazione dei rischi nel lavoro isolato

Lavorare da soli non è la situazione migliore, ma a volte è necessario.

I principali pericoli di trovarsi ad operare come lavoratore isolato sono i seguenti:

  • elevato rischio di infortunio associato a sforzi eccessivi intellettuali, fisici e specialmente psichici della persona tenuta a lavorare da sola;
  • mancanza di aiuto in seguito ad infortunio, pericolo di dissanguamento, svenimento, asfissia o annegamento, ustioni, congelamento.

Facendo un lavoro isolato può essere più pericoloso che fare lo stesso lavoro insieme ad altri. Se un lavoratore isolato è ferito, cade a terra, oppure rimane intrappolato in un luogo isolato, e non c’è nessuno nelle vicinanze del lavoratore solitario per aiutarlo, e/o per chiedere aiuto, il lavoratore isolato, può anche rischiare la propria vita, oppure riportare danni permanenti. I lavoratori isolati sono anche più vulnerabili a fatti criminali, come furti o aggressioni.

Lavorare isolati, o come detto comunemente lavorare da soli, non è pericoloso, è un’esperienza che tutti sperimentano anche senza accorgersene, ma in alcune circostanze, può presentare alcuni rischi.
Il testo unico sulla sicurezza sul lavoro (D.lgs. n. 81/2008) ha richiesto al datore di lavoro di valutare tutti i rischi ai quali sono esposti i lavoratori per adottare le misure di prevenzione e di protezione necessarie per controllarli.
Per una analisi rigorosa e completa, quindi, è necessario associare o integrare con i rischi specifici della mansione o del compito specifico gli elementi derivanti dallo svolgere un lavoro isolato, cioè dalla impossibilità di non poter comunicare qualunque circostanza in caso di necessità.
Anche se analoghi a quelli di chi lavora in gruppo, infatti, gli incidenti (o le anomalie) dei lavoratori solitari, chiamati anche lavoratori isolati, possono avere conseguenze più gravi o essere più frequenti a causa della difficoltà a gestirli da parte del singolo

Per tutti questi lavoratori isolati, che in Italia sono moltissimi, si calcola che siano oltre 3.500.000 coloro che operano in queste condizioni, cioè che svolgono un lavoro isolato, occorre adottare le opportune misure per la sicurezza, tutela e salvaguardia del lavoratore isolato.

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